Biblioteca Vaticana, Roma
Fondatore della moderna Biblioteca Vaticana fu il papa Niccolò V (Tommaso Parentucelli), eletto nel marzo 1447. Egli trovò già in Vaticano circa trecentocinquanta codici latini, alcuni greci ed ebraici, che sono descritti in un inventario redatto sotto il suo predecessore Eugenio IV. Da questa eredità e dai suoi propri libri si originò la raccolta, che Niccolò V incrementò con larghezza, ordinando l'acquisto di manoscritti su tutti i mercati di Europa e d'Oriente e la trascrizione di altri, opere di una schiera di copisti. Dall'inventario redatto poco dopo la sua morte (24 marzo 1455) e da altre registrazioni risulta che i codici da lui lasciati furono circa 1500, un totale che rese la raccolta pontificia in quel momento la maggiore d'Europa.
