Dhammapada
"Parole (Insegnamenti) del Buddha"
E' il testo Buddhista per eccellenza, scritto in lingua Pali intorno al I secolo avanti Cristo (alcuni studiosi lo collocano anche duecento anni prima) è una raccolta di 423 frasi che, secondo la tradizione, lo stesso Buddha avrebbe pronunciato in diverse occasioni.
L'autore è sconosciuto e probabilmente, essendo una raccolta dei detti di Buddha, furono diversi a collaborare alla stesura.
Il testo è diviso in 26 capitoli (che qui riportiamo divisi in 9 fascicoli, a gruppi di 3, secondo l'elenco riportato a sinistra) con un titolo che ne richiama l'argomento principale.
Nonostante sia particolarmente venerato dalla scuola Theravada, il Dhammapada viene letto anche da molti buddhisti appartenenti a scuole Mahayana, ed è molto popolare in ogni ambito del Buddhismo.
Nell'intero vastissimo canone delle scritture buddhiste, non c'è nulla che possa essere riportato come testuali parole del Buddha. Ma non c'è dubbio che questi testi riflettono lo sforzo devoto dei discepoli diretti e di quelli delle generazioni successive, di tramandare il più fedelmente possibile le parole del Buddha. Significativamente certi testi cominciano con le parole: «Così ho udito ... » che esprimono insieme lo sforzo di fedeltà e l'umiltà di chi riferisce. Non 'così ha detto Buddha', ma 'così ho udito'.