Pensare al colore come tonalità, saturazione e luminosità
di Michael Freeman
Nella fotografia il colore è diventato più complicato da gestire quando il digitale ha preso il sopravvento sulla pellicola; la ragione, anche se può sembrare paradossale, è che adesso i fotografi possono controllare maggiormente i colori delle immagini che hanno scattato.
Questo in realtà è un eufemismo, perché una volta che le immagini sono diventate digitali, tutti abbiamo dovuto gestire il colore, che ci piacesse o meno.
Ci sono tre o quattro dispositivi coinvolti in questo processo (la fotocamera, lo schermo del nostro computer, gli schermi dei computer delle altre persone e magari una stampante), inoltre software e firmware per ciascuno di questi dispositivi. Per controllare tutti questi apparati, poi, la funzione più complessa e ancora non del tutto compresa: la combinazione tra occhio e cervello che è conosciuta tecnicamente come il sistema di visione umana (HVS in breve).
Piena di colore ? Scena di una strada, in una piccola città su un'isola colombiana vicino a Cartagena, che esibisce un caos di colori sgargianti delle case. Alla gente del posto piace proprio così. Ma che cosa si intende per colori? Un sacco di tonalità. Inoltre quelli di questa immagine sembrano ricchi perché sono saturi. E sotto il sole tropicale sono anche luminosi. Quindi: Tonalità, Saturazione, Luminosità.
Avrete bisogno di
* Un software di elaborazione o modifica delle immagini che permetta alterazioni HSB.
* Maggiori cambiamenti di regolazione del colore sono possibili su scatti nel formato raw.
Che cosa c'è di buono? In una parola: la naturalezza. La maggior parte delle discussioni sul colore in fotografia riguarda RGB e CMYK, perché le fotocamere e gli schermi dei computer operano mediante la combinazione di verde e rosso blu e la maggior parte delle stampanti funzionano combinando i loro opposti ciano magenta e giallo (con nero, o K, per aggiungere densità). Nessuno – almeno nessuno che abbia mai incontrato – in realtà pensa in RGB, quindi ci vuole esperienza per l'elaborazione o la post-produzione con i livelli o le Curve RGB. Di tutti i diversi modelli di colore, come RGB e Lab, quello che ha più senso per il cervello umano è l'HSB: tonalità, saturazione e luminosità. Avremo la vita più facile se ne saremo consapevoli quando apporteremo modifiche alle nostre fotografie digitali.
L'idea. Anche se le esposizioni e il bilanciamento del bianco sono consistenti ed accurati, così da non sentire la necessità di fare un noioso lavoro di post-produzione, sarà sempre necessario almeno controllare e prendere in considerazione il colore. A meno che non ci si dedichi al bianco e nero (e anche allora, la conversione che si fa dall'originale digitale richiede un fine senso del colore), quasi sicuramente troverete che ci sono molte occasioni in cui è necessario valutare il colore di uno scatto.
Per esempio: il colore è giusto? Seguito da: è il colore come lo voglio, o potrebbe essere migliorato in qualche modo? Aiuta avere un piano, e quello che sto raccomandando semplicemente segue il modo in cui naturalmente pensiamo al colore, che è …
Hue (Tonalità) – questo è ciò che tutti noi intendiamo quando diamo un nome a un colore. È blu? O una varietà di blu, come acquamarina? O arancio? Questi nomi indicano una tonalità, che per la maggior parte delle persone è la qualità più importante del colore.
Saturazione – questo descrive quanto ricca, forte ed intensa è la tonalità.
Luminosità – il più ovvio dei tre, non ha bisogno di alcuna spiegazione. Attenzione però, che alcuni colori possono essere solo brillanti, come giallo, per esempio, mentre altri, come il viola, possono solo essere scuri.
Se si modifica la loro luminosità, si trasformano in colori diversi con nomi differenti (ad esempio ocra o malva).
Il punto è che c'è la possibilità di creare qualsiasi colore regolando queste tre caratteristiche. Vediamo cosa succede ad un'immagine quando si varia una di queste componenti, da sinistra a destra.
Prendiamo l'immagine proposta in precedenza. In primo luogo, usiamo l'intero spettro dei colori...
Questa è l'immagine precedente, operando un cambio (da sinistra a destra) della tonalità.
... e poi la saturazione, da monocromatica a sgargiante...
Questa versione della stessa immagine varia in base alla saturazione: da completamente insatura
(in altre parole: bianco e nero) all'estrema sinistra, a saturata al massimo a destra.
Nel mezzo la
saturazione normale.
… infine, la luminosità, dal nero al bianco …
La terza scala della stessa immagine propone i diversi gradi di luminosità, con quella normale in mezzo.
Ora diamo un'occhiata ad alcuni esempi pratici, e per questo utilizzeremo la finestra di dialogo tonalità/saturazione di Photoshop, come mostrato qui di seguito. Controlli simili si trovano in tutti i software di editing delle immagini, come Lightroom, Aperture e DxO. I cursori sono standard.
Hue - Tonalità, come abbiamo appena visto, è quello che la maggior parte delle persone intende quando si parla di colore. I più familiari sono quelli fissati nella nostra memoria dall'esperienza e dai ricordi (li chiamo colori della memoria)i, come il tono della pelle, il blu del cielo ecc.
Qui si vede la differenza che una regolazione molto piccola – solo del 5% – genera nell'aspetto della pelle. Sulla sinistra quella che la maggior parte di noi considererebbe tonalità normale per questo tipo di pelle Caucasica, al centro la tonalià diminuita risulta troppo "calda", mentre a destra, quella aumentata, risulta quasi malarica.
Per la saturazione, qui ci sono due casi opposti. Nel primo, questo paesaggio innevato ha bisogno di una certa delicatezza nella forza del colore, come nella versione principale, grande, a sinistra. Funziona anche attenuando la saturazione (immagine in alto a destra), in quanto questo è un tipo di scena da cui non ci aspettiamo un colore saturo. Alzare la saturazione (immagine in basso a destra), d'altra parte, sembra sbagliato ed è un monito che ci ricorda che spesso il tentativo di 'migliorare' un'immagine rendendola più ricca di colore, porta a risultati insoddisfacenti o negativi.
Spostandoci ad una scena in cui il colore sta già rappresentando una parte importante, le dinamiche sono invertite. Questo in basso è uno scatto al Carnevale di Kingston, in Giamaica, dove il colore gioca un ruolo fondamentale. Di conseguenza, ridurre la saturazione nello stesso modo come abbiamo fatto sopra risulta negativo, mentre l'immagine migliora aumentandola.
La luminosità è diversa dalle altre due caratteristiche in quanto non interessa solo ciò che la maggior parte di noi chiamerebbe la qualità del colore, ma anche il tono generale dell'immagine. Poichè qui stiamo parlando in particolare del colore, lo farò diversamente, selezionando solo una tonalità e cambiando solo quella.
C'è più di un modo per farlo, ma in Photoshop probabilmente il più ovvio è andare su Tonalità/Saturazione e quindi fare clic sul colore che si desidera modificare. Qui sto considerando il giallo, che per natura è un colore che deve essere brillante. Oscurandolo lo si fa apparire solo noioso, mentre in questo caso schiarirlo è accettabile, anche se sembra perdere saturazione.
In Photoshop e nei software simili, il tono (Hue) è misurato in gradi, da 0º a 360º, come gradi radiali di un cerchio (il cerchio del colore, naturalmente), mentre la saturazione e la luminosità sono entrambe in percentuali da 0% a 100%. È possibile accedere a questo modo di regolazione del colore da Immagine > Regolazioni > Tonalità/Saturazione (vedere la finestra di dialogo sopra), e anche da Immagine > Regolazioni > Sostituisci colore e con il selettore colore.
CONSIGLI
* Dedicare una parte del processo di elaborazione e post-produzione esclusivamente al colore – questo è più facile dopo aver impostato il bilanciamento del bianco base, l'esposizione e il contrasto.
* Regolarli in ordine: prima tonalità, poi saturazione, infine luminosità.
* Usare i colori della memoria (ad esempio pelle, neutri, cieli blu) come sistema per giudicare l'accuratezza del colore
Consigli di elaborazione
Utilizzare il formato Raw è l'ideale, la sua elaborazione offre la gamma maggiore di possibilità ed il modo migliore che consiglio per sfruttarle al meglio è di utilizzarle in ordine: tonalità e saturazione, quindi luminosità. In Photoshop (ACR è il nome per il motore di elaborazione Raw), il mio consiglio è di controllare la finestra di calibrazione della fotocamera, dove è possibile caricare il profilo della vostra fotocamera, ma più di questo, è possibile effettuare cambi selettivi del colore. C'è un controllo della tinta per le ombre, mentre il rosso, verde e blu hanno singoli controlli per tonalità e saturazione. Nell'immagine qui sotto ho intensificato il rosso. Naturalmente, qualcuno mi dirà immediatamente che così facendo torno al modello di colore, non molto intuitivo, rosso-verde-blu. Ma si sa, nulla è perfetto.
Insidie
Eccedere con la saturazione è una trappola in cui molti fotografi alle prime armi possono cadere.