Le muse di Renoir il pittore delle donne
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Pierre-Auguste Renoir (Limoges, 25 febbraio 1841 – Cagnes-sur-Mer, 3 dicembre 1919) è stato tra i massimi esponenti dell'Impressionismo.

 



 



 

 

 

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Pierre-Auguste Renoir, Autoritratto (1876), Fogg Art Museum

 

 

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L'inchiesta di Cultor
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Pierre-Auguste Renoir, autoritratto


 

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Artista prolifico, Renoir ha realizzzato oltre mille dipinti. Il suo stile, caldo e sensuale, ha permesso alle sue opere di essere tra quelle più note e frequentemente riprodotte nella storia dell'arte. Era nota la sua
particolare avversione per Van Gogh e Gauguin, mentre si affezionò a Modigliani, che riceveva spesso in visita nel suo studio e che morì neanche due mesi dopo di lui.
Renoir spirò il 3 dicembre del 1919, colpito da un'infezione polmonare. Aveva lavorato fino all'ultimo alle sue Bagnanti, con i pennelli legati alle dita ormai rattrappite.

 

Pierre-Auguste Renoir, ca.1910

 

"Per me un quadro deve essere una cosa piacevole, allegra e bella, sì bella! Ci sono già troppe cose spiacevoli nella vita che non è il caso di crearne anche delle altre"
Pierre-Auguste Renoir



 

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Le muse di Renoir
il pittore delle donne

 


"Noi adoriamo le donne di Renoir" - Marcel Proust.


 

Tra gli impressionisti, Renoir è stato l'unico artista celebrato per i suoi dipinti di figura.
A causa della povertà, nei primi anni della sua carriera, non poteva permettersi di ingaggiare modelli, così utilizzò amici e parenti, tra cui altri pittori come Bazille ed i coniugi Monet. Queste personalità, riconoscibili nei suoi lavori, ebbero rapporti stretti con Renoir che, proprio attraverso i ritratti di amici artisti, riprodusse con successo le attività di svago quotidiano a Parigi, durante quel periodo: gente nei caffè, sale da concerto, vita a Montmartre, così come le sue impressioni da escursioni e gite in campagna.

Le nature morte e i paesaggi di Renoir sono realizzati brillantemente, tuttavia i suoi ritratti colpiscono particolarmente, specie quelli di donne e bambini. I suoi dipinti di figura sono squisitamente calmi e catturano con precisione l'umore gioioso dei suoi soggetti. Renoir sviluppò uno stile individuale, andando oltre la tradizione classica, aggiungendo un'aria contemporanea ai suoi dipinti di figura. I colori sono resi con una lucentezza perlacea, la delicata carnagione femminile è resa vividamente, esibendo la gioventù nella sua eterna perfezione.

Renoir amava le donne. La maggior parte dei suoi soggetti erano femminili, spesso con queste donne aveva un legame, erano parenti, amiche o amanti. Anche suo figlio spesso venne vestito come una bambina, risultando in modo amabile e innocente nei suoi dipinti. Nei suoi ultimi anni, i nudi femminili divennero un tema importante: "Non penso di aver finito un nudo fino a quando penso che io potrei pizzicarlo".

Vediamo quindi chi erano alcune delle donne ritratte spesso nei suoi dipinti, cercando di comprendere le loro relazioni con l'artista. Questo permetterà una migliore comprensione dello stato d'animo dell'artista, mentre ammiriamo le sue opere figurative.

Le sue modelle preferite

1. Lise Trehot (1848-1922)


Lise Trehot fotografata a 16 anni e raffigurata in "Odalisca (una donna algerina)", 1870

Nel 1865, all'età di 24 anni, Renoir conobbe Lise Trehot, una ragazza di 16 anni che era cugina di un suo amico. I due ben presto divennero amanti inseparabili. Lise quindi fu la prima modella, e musa ispiratrice, di Renoir, dal 1865 fino al 1872 comparendo in oltre 20 suoi lavori. Utilizzando le tonalità e le sfumature del corpo pieno e robusto di Lise, i suoi occhi profondi e la cascata di capelli scuri, Renoir la ritrasse amorevolmente come una ninfa del bosco. Gli studiosi descrivono Lise come "la figlia del popolo che incorpora tutte le particolarità parigine".
Nel 1870 Renoir fu chiamato alle armi per la guerra franco-prusiana. Due anni di lontananza furono troppi e nel 1872 Lise sposò un architetto, mettendo fine al suo rapporto con l'artista.

Lise ritratta come "Diana cacciatrice" (1867), "Giovane zingara" (1868) e "Bagnante" (1870)

2. Nini Lopez (nome d'arte Henriette Henriot) (1857-1944)


Nini Lopez (fotografata a sinistra da Étienne Carjat) è la donna vestita alla moda in "La Loge" (al centro: realizzato nel 1874, conservato alla Courtauld Gallery di Londra). Nini era un'attrice soprannominata "faccia di pesce", Renoir la incontrò quando si trasferì a Montmartre per l'estate a dipingere "Bal du moulin de la Galette". Tra il 1876 e 1879, Nini, con i suoi occhi luminosi che guardavano intensamente l'artista, fu la modella che Renoir preferiva, comparendo in almeno 11 dei suoi lavori. Nini successivamente divenne famosa con il teatro Odeon.
L'uomo col binocolo al suo fianco in "La Loge" è il fratello di Renoir; nell'immagine a destra (in alto) "Ritratto di Nini Lopez" del 1876 (Le Havre - MuMA Musée d'Art moderne André Malraux)

Tre ritratti di Nini Lopez, il primo del 1874, gli atri due del 1876

3. Marguerite Legrand (nota anche come Margot) (?-1879)

L'incantevole ragazza che balla nel "Bal du moulin de la Galette" (1876) è Marguerite Legrand, che era conosciuta come Margot, una delle modelle preferite di Renoir dal 1875 al 1879, quando morì tragicamente di febbre tifoide, lasciandolo sconvolto e temporaneamente incapace di dipingere.



Margot, si vede a sinistra mentre balla con il pittore cubano, Cardenas. La ragazza in abito a righe in primo piano è Estelle, la sorella di Janne Samary, altra modella di Renoir (vedi più avanti). Sul tavolo, in primo piano a destra, gli amici dell'artista: Frank Lamy, Norbert Goeneutte e Georges Rivière, che nella pubblicazione "L'Impressionniste" esaltò il Moulin de la Galette come "una pagina di storia, un prezioso monumento della vita parigina, raffigurato con rigorosa esattezza. Nessuno prima di lui aveva pensato di catturare qualche aspetto della vita quotidiana in una tela di così grandi dimensioni."

Renoir amava guardare ragazze intorno a lui, con i loro abiti svolazzanti nell'aria come farfalle colorate, amava sentire il loro chiacchiericcio vivace.
L'affetto che l'artista aveva per lei può essere visto chiaramente dai dipinti. Secondo la descrizione di Margot data da Georges Riviere, autore del libro "Renoir": "Lei aveva i tratti tipici della classe operaia"; Renoir diceva: "Aveva una pelle che rifletteva la luce".




Margot raffigurata in "La liseuse" (1875-76), "Nudo alla luce del sole" (1875-76) e "Coppia che legge" (1877), dove è ritratta con Edmond Renoir.

4. Jeanne Samary (1857-1890)

Jeanne era un'attrice francese giovane, bella e affascinante, ben nota nei circoli parigini. Renoir la incontrò presso il salone di Madame Charpentier nel 1877. Fu la sua amante per qualche tempo. Per un periodo di tre anni Renoir la dipinse in molte tele ad olio e ritratti smaltati.


Jeanne Samary, fotografata da Nadar, e raffigurata in un ritratto del 1878

Jeanne alla fine si sposò ed ebbe figli, ma anche lei morì di tifo quando aveva solo 33 anni. Parlando del suo rapporto con il pittore, disse: "Renoir... si sposa con tutte le donne che dipinge... ma solo con il suo pennello."




"Jeanne Samary in piedi" (1878), "Ragazza col parasole" (1880) e in una foto dell'archivio Getty

Altri tre ritratti di Janne, il primo del 1877, gli altri due dell'anno successivo.

Secondo Jean Renoir, fglio del pittore, Janne posò come modella per la giovane che si copre le orecchie con le mani guantate (in alto a destra). Il quadro "Colazione dei canottieri" rappresenta un pranzo al ristorante La Fournaise a Chatou, un villaggio sulla Senna, frequentato dai canottieri. La scena è ambientata nella veranda, dove quattordici personaggi, tutti amici del pittore (tra cui la futura moglie, Aline Charigot, la donna con il cane), discorrono dopo il pranzo. L'attenzione dell'artista si concentra molto sui colori, che formano i volumi e la prospettiva tramite la contrapposizione di toni caldi e freddi, chiari e scuri, primari e complementari. Gli avanzi del pasto sul tavolo appaiono come una complessa natura morta: Renoir si prese la libertà di dipingere frutta tipicamente autunnale che contrasta con il periodo estivo in cui è ambientata la scena.


Anche per questi 3 dipinti si pensa che la modella sia stata Janne: "Giovane con ventaglio", "L'altalena" e "Giovane che si pettina i capelli"



5. Aline Charigot (1859-1915)

Aline nacque a Essoyes, in Francia, il 23 maggio 1859 da una sarta e un un macellaio. Bella, ben dotata, possedeva gentilezza e semplicità tipica dei meridionali. Anche lei era sarta: Renoir la incontrò nel 1879 quando lei aveva appena 20 anni, lui 38; cominciò a comparire nelle sue opere subito dopo, allacciando una relazione che li porterà al matrimonio e li vedrà uniti, dopo varie vicissitudini fino alla morte.


Renoir ritrasse Aline in tutte le fasi della sua esistenza


La donna dai capelli d'oro, al centro delle tre donne in "Bagnanti" (1887) é Aline

"Maternità" (1885), busto di Aline e "Ballo in campagna" (1883).

Non volendo essere vincolato dal matrimonio e da famiglia il rapporto con Aline divenne opprimente. Contemporaneamente, afflitto da un blocco creativo nel suo lavoro, Renoir nel 1881 iniziò un viaggio nel sud, che lo portò dalla Normandia all'Algeria ed anche in Italia.


Aline con i figli e Gabrielle Renard (1896), in un ritratto del 1910 e in una foto della maturità.

Tuttavia, al suo ritorno a Parigi l'anno seguente, Renoir non si era dimenticato del suo amore per Aline e i due così si riunirono e si sposarono nel 1890.
Il primo dei loro figli, Pierre, nacque nel 1885, anche se non erano sposati formalmente. Il secondo figlio, Jean (che divenne un notissimo regista cinematografico), nacque nel 1894 e il terzo, Claude, nel 1901.
Aline, che era originaria da Essoyes in Champagne, gli fece conoscere la sua campagna natale nel 1888. Renoir se ne innamorò ed acquistò una casa ad Essoyes, dove passò trenta delle sue estati.

 

Aline resterà accanto a Renoir per ben venticinque anni, nonostante le sue infedeltà (in particolare quella con la pittrice francese Suzanne Valandon) e una grave malattia reumatica che piano piano immobilizzerà le mani dell'artista.

Il pittore con la sua famiglia,
Aline e il figlio, nel 1912

 




6. Suzanne Valadon (1865-1938)

Figlia illegittima di una lavandaia, Suzanne ebbe una vita difficile fin da giovane. All'età di nove anni, iniziò a lavorare per mantenersi e più tardi divenne acrobata in un circo. Suzanne entrò in stretto contatto con gli artisti parigini, facendo da modella per pittori quali Pierre Puvis de Chavannes (1824-1898), Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) e Renoir. Emancipata e libertina ebbe una storia romantica con Renoir, anche se alla fine lui scelse Aline, semplice e sincera, per sposarla. Appassionatq e piena di zelo, Suzanne divenne più tardi anche lei pittrice.


Suzanne diede alla luce un figlio illegittimo, il pittore Maurice Utrillo (1883-1955). Nell'immagine qui sopra, a sinistra, vediamo appunto Suzanne col piccolo Maurice. Per Utrillo, la natura libera ed audace della madre, la sua confusa e complessa rete di relazioni e la vergogna circa l'incertezza del padre, lo condizionarono psicologicamente per tutta la vita. Secondo alcuni fu proprio Renoir il padre naturale di Utrillo, ma questo non è mai stato dimostrato. La ragazza che balla in "Ballo a Bougival" (sopra a destra) e la signora in primo piano delle "Bagnanti" (vedi più sopra) erano tutte figure di Suzanne.



7. Julie Manet (1878-1966)

Julie era la figlia di Berthe Morisot (1841-1895), la nota pittrice ed Eugene Manet, fratello del celebre pittore. Con lunghe trecce marrone scuro, Julie era bella, intelligente e artisticamente dotata con i talenti della madre e della famiglia di Manet. Spesso fu usata come modella da sua madre e l'amore che Berthe aveva per sua figlia è chiaramente evidente nei dipinti.

 


Una foto di Julie Manet, in "Bambina con il gatto" (1887) e in "Berthe Morisot con sua figlia"(1894)

Nel 1887, all'età di nove anni, Julie iniziò a posare da modella per Renoir.
Dopo la morte della Morisot, per malattia nel 1895, Renoir si prese cura di Julie per qualche tempo.




8. Gabrielle Renard (1878-1959)

Gabrielle, una lontana cugina quindicenne della famiglia di Aline, si trasferì in casa di Renoir per assumere il ruolo di domestica e tata. Contribuì a prendersi cura del suo secondo figlio, Jean, e di Claude, il figlio più giovane, nato subito dopo. Dopo la scomparsa della moglie, Aline, Gabrielle ha contribuito ad occuparsi della vita quotidiana di Renoir, come un membro della famiglia.

"Gabrielle con la camicetta aperta" (1907), "Gabrielle con Jean Renoir" (1895) e in fotografia

"Gabrielle à la rose" (1910), "Nel giardino" e in "Gabrielle con una rosa" (1911)

Nel 1894, Gabrielle iniziò a fare da modella per Renoir. Al pittore erano piaciuti i sui piccoli seni e le curve sinuose che rendevano seducente la sua figura. L'artista diceva che Gabrielle aveva la pelle luminosa e che era particolarmente abile nel farsi ritrarre in una varietà di posizioni.

Per gli occhi invecchiati di Renoir, Gabrielle, con il suo corpo pieno e contorni rotondi, la bellezza giovanile, fu la modella prediletta nei suoi ultimi anni. A volte, la fece vestire come una dea, raffigurandola appunto come un'antica divinità.
Renoir esprimeva così i suoi ideali di bellezza attraverso la giovane modella.

Nel 1921 Gabrielle sposò un pittore americano, ma rimase sempre in contatto con la famiglia di Jean Renoir

"Nudo su cuscini" (1907) e
"Nudo" (1906-7)

 




9. Andrée Madeleine Heuschling

Fu l'ultima modella di Renoir. Una bella ragazza di Nizza con una testa di boccoli rossi fuoco, Andrée divenne attrice del muto con il nome d'arte di Catherine Hessling. Nel 1920, due anni dopo la morte di Renoir, ha sposato il suo secondo figlio, diventando così la prima moglie di Jean Renoir (1894-1979), rinomato regista francese.

Andrée in fotografia e raffigurata in "Blonde à la rose" (1915-17)



Queste sono state le nove modelle che più spesso si trovano nell'abbondante produzione figurativa di Renoir.
Gli artisti sono sensibili e affettuosi, spesso sviluppano sentimenti particolari per ogni modella e trasportano queste loro emozioni sulla tela. Bisogna essere innamorati dei soggetti, perchè possano trasmettere queste sensazioni così profonde allo spettatore. Le potenti emozioni dei sentimenti per le sue modelle, visualizzate da Renoir nei suoi ritratti, ne sono una conferma.

Renoir disse una volta: "Nel dipinto non c'è nessuna povertà". Questo non deve essere interpretato con la sua riluttanza a dipingere i poveri. Piuttosto, Renoir spiegava che anche se il soggetto del dipinto era una povera lavandaia o una ballerina, erano le emozioni generose ed i colori smaglianti che, combinati, producevano la bellezza ricca e gioiosa dei suoi dipinti.