Le incisioni su legno (Xilografie) sono fatte come stampe in rilievo, in opposizione alle stampe da intaglio (acqueforti, acquetinte). L'intagliatore che forgia il legno lo deve fare al contrario, come se fosse un negativo, cosi' le superfici che devono apparire non sono incise, vengono inghiostrate e stampate sulla carta. In questa maniera e' possibile imprimere non solo linee, ma larghe superfici di colore anche se, intorno al 1700, la maggior parte delle stampe giapponesi erano ancora a uno o due colori.


Attore Kabuki - Hokuei-Utaemon

Ukiyo-E:

Inizi

Periodo Edo - Osaka

Sosaku Hanga

Shin Hanga

Verso il 1740 apparvero le prime incisioni a piu' colori, ottenute utilizzando tre diverse blocchi di legno: uno per il nero, uno per il rosso e uno per il verde. Verso il 1765 la tecnica si affino' e divenne parte integrante dell'arte dell'Ukiyo-e che continuo' a svilupparsi con metodologie piu' complesse e precise. Sempre più blocchi vennero usati per rendere le varie tonalita' di colore (il record e' 78). Si crearono cosi' aziende editrici in cui la lavorazione era suddivisa tra che comprendeva pittori, disegnatori, intagliatori, e stampatori specializzati che imprimevano su carta di riso con inchiostri naturali (e piu' tardi con anilina).

L'isolamento del Giappone, tra il 1603 e il 1868 (periodo Edo) porto' un periodo di pace e prosperita' che creo' la necessita' di divertimento e spensieratezza. I temi delle stampe espressero quindi queste esigenze, soprattutto quelle messe in scena dal teatro Kabuki, quelle suscitate dai ritratti degli stessi attori, oppure dalle cortigiane o dai lottatori di Sumo.

Queste stampe ebbero granidssima popolarita', arrivando n tutte le case anche perche' dal punto di vista tecnico-artistico questi lavori del XIX secolo (continuatipoi nel periodo Meiji) raggiunsero un grado eleveatissimo di perfezione tecnica, in grado di riprodurre le piu' sensibili sfumature.

Il cambio causato dall'apertura del Giappone creo' una frattura nella cultura nipponica anche se l'arte Ukiyo-e sopravvisse nonostante il declino.

Gli Inizi

   

.: Ukiyo-e immagini del mondo fluttuante

Con questo articolo continuiamo la pubblicazione di una serie di saggi di John Fiorillo dell'Universita' di Berkeley, uno degli esperti piu' autorevoli sull'arte dell'Ukiyo-e universalmente la piu' nota ed apprezzata fra le arti giapponesi.

 

.: per sfuggire al ciclo della vita

Ci sono stati due distinti stili regionali nella produzione delle stampe (xilografie) giapponesi: la scuola dominante di Edo (Tokyo) e lo stile Kamigata (per le citta' di Osaka e Kyoto).

L'arte delle stampe xilografiche (incisione su legno) inizio' nel VI secolo in Cina e gradualmente si diffuse in tutto il mondo. Le stampe giapponesi risultano particolari in quanto gli artisti nipponici seppero applicare alla perfezione la loro ineguagliabile eleganza a questa tecnica complessa.

.: Le due scuole Edo e Kamigata (Osaka)

La differenza piu' marcata tra la scuola di Edo (Tokyo) e Kamigata (Osaka e Kyoto) fu quella dei soggetti delle stampe. Edo privilegio' le belle donne, le cortigiane, le geishe, i giovani amanti, l'erotismo (che venne espresso in maniere molto esplicite in stampe denominate shunga), le scene domestiche, i paesaggi, le scene della natura (sopprattutto uccelli e fiori), attori, scene militari, allegorie storiche, parodie, fantasmi e demoni, mentre, in netto contrasto con quest'ampio panorama di soggetti la scuola Kamigata ritrasse quasi eclusivamente gli attori.

Anche per ritrarre gli attori vi furono due stili differenti di riproduzioni, dovuti ai diversi modi di recitare. Il grande Ichikawa Danjuro I (1660-1704) creo' l'Aragoto "affare selvaggio" la maniera di recitare a Edo che comprendeva storie di eroismo e coraggio che si confaceva allo spirito della citta' che era il centro dello shogunato e del potere militare fin dal 1603.

In contrasto, Sakata Tojuro I (1647-1709) sviluppo' una scuola di recitazione che combinava una gentile sensualita' abbinata a una divertente debolezza che divenne lo standard per il Wagoto ("stile soffice") che contraddistinse i teatri di Osaka, il centro mercantile del Giappone.

Entrambi gli stili furono popolari e a un certo punto arrivarono a mischiarsi, in ogni caso le due diverse tendenze rimasero evidenti nelle differenti regioni, influenzando anche gli stili e i soggetti delle stampe.

Ci furono poi altre differenze tra le due scuole, soprattutto per quanto riguarda il volume dei lavori prodotti. Il rapporto numerico delle stampe lavorate fu di circa 20 a 1 in favore di Edo. Per questo un maggior numero di artisti che operavano a Edo riusci' a fare di quest'arte, un buon mezzo di sopravvivenza, mentre a Oska, vista la produzione notevolmente piu' bassa, fuorono pochi a lavorare esclusivamente con questa tecnica. Si creo' cosi' lo status di artisti "dilettanti" che, a Osaka, raggiunsero ugualmente un elevatissimo livello, specializzato in un unico tipo di soggetto. .

La maggior parte delle stampe di Osaka attualmente sul mercato sono di
Konishi Hirosada (attivo c. 1847-1863), un altro artista prolifico fu Shunbaisai Hokuei (attivo c. 1827-1836). Altri autori famosi di questa scuola furono:

Nishikawa Sukenobu (1671-1751)
Shukusai Hanbei (attivo c. 1795-1809)
Yrakusai Nagahide (attivo c, 1799-1842)

Hokushu Shunkosai - attivo ca. 1810-1832
Ashiyuki Gigado - attivo ca. 1813-1833
Hokucho Inoue - attivo after 1820
Kunihiro Utagawa - attivo ca. 1815-1843
Shunbaisai Hokuei (attivo c. 1827-1836)
Konishi Hirosada (attivo c. 1847-1863)
Utagawa Kunimasu (attivo c. 1834-1852)
Enjaku (attivo c. 1856-1866)
Utagawa Kunikazu (attivo c. 1849-1867)
Rakkaken Yoshiyuki (1835-79)
Ichiyusai Yoshitaki (1841-99)

Munehiro Hasegawa - attivo ca. 1850-1870
Sadanobu Hasegawa I - 1809-1879
Shigeharu Ryusai - 1803-1853
Shuncho - attivo ca. 1815-1823
Yoshitaki Utagawa - 1841-1899

Translation by permission of John Fiorillo (viewing of Japanese prints - 2009).

 



.: Le tre citta'

Edo, Osaka e Kyoto furono i tre centri, politico, commerciale e culturale, del Giappone nel XVII, XVIII, e XIX secolo. Per comprendere meglio gli Ukiyo-e bisogna conoscere meglio le caratteristiche di queste tre citta'.

.: Kyoto

Kyoto era la residenza imperiale, anche se l'imperatore aveva una funzione di pura rappresentanza, senza un reale potere. Viveva nel palazzo di Kyoto come in una gabbia dorata. La popolazione della citta', che rimase centro culturale, nel XVIII secolo era di circa 400.000 abitanti.

.: Edo

Il potere reale era qui. Nel 1730 Edo (Tokyo) aveva circca un milione di abitanti, probabilmente la piu' grande al mondo. Qui c'era la residenza dello Shogun, il leader politico e militare, e il centro amministrativo e culturale del paese.

Dopo che Tokugawa Ieyasu pacifico', unificandolo, il paese, la capitale fu trasferita da Kyoto a Edo che, al tempo, era un piccolo villaggio.
Tokugawa impose ai leaders regionali, i Daimyo, regole ferree per impedire che diventassero nuovamente abbastanza forti da ribellarsi allo Shogun. Li obbligo' a mantenere la loro residenza permanente a Edo. Questo produsse in citta' una presenza stabile di nobili, samurai con il loro seguito: gli storici stimano che il numero dei samurai fosse
l'8% del totale della popolazione giapponese, Manfred Pohl (Geschichte Japans", C.H.Beck Verlag, 2002, ISBN 3-406-47990-1) ipotizza che il 50% degli abitanti di Edo fossero samurai.
Aristocratici e samurai, tutta la classe guerriera, nel periodo Edo ebbe una vita inattiva: il paese non era piu' stato in guerra dal periodo dello shogunato di
Tokugawa nel 1603. Cosi' questa gente era annoiata e cercava divertimento e distrazione; anche se in teoria non potevano frequentare i quartieri del piacere, i bordelli, le casa da the e i teatri, lo facevano ugualmente. In alcune stampe di Edo si vedono persone con strani cappelli a forma di alveare, quelli usati dai samurai per mascherare la loro condizione e frequentare i luogi proibiti.
I clienti abituali di questi luoghi rimanevano, comunque, i mercanti. La loro classe era considerata al disotto di quella dei contadini e degli artigiani, ma era diventata ricca con i commerci e prestando denaro. Dovevano pero' stare attenti a non mostrare la loro nuova ricchezza con troppa ostentazione. Questo avrebbe potuto portare a un incremento delle tas
se e anche alla confisca dei loro beni da parte dello Shogun. Cosi' la disponibilita' di denaro li incoraggio' a spenderlo nei quartieri proibiti e nei teatri.
Si crearono cos' eccellenti condizioni per il fiorire dell'industria del piacere che, come conseguenza, coinvolse anche lo sviluppo della produzione dellegli Ukiyo-e. Ottimi clienti furono appunto i teatri Kanbuki, le case da the e i bordelli, le cosidette
case verdi.

.: Osaka

Osaka era il punto d'incontro, l'incrocio, tra Edo e Kyoto. La citta' aveva il piu' grande porto, dopo quello di Pechino, ed era un importante centro commerciale. Nel XVIII secolo contava circa 400.000 abitanti.
Fu la prima citta' ad avere un quartiere separato, dedicato al piacere. Nel 1589 Saburoemon Hara ricevette il permesso da Hideyoshi Toyotomi di aprire un bordello vicino al castello. Piu' tardi si trasferi' fuori citta' prendendo il nome di Shimabara. Questo quartiere, poi, risultera' piu' piccolo rispetto a Yoshiwara, il grande quartiere del piacere di Edo.

.: La produzione

Come gia' abbiamo accennato una delle grandi differenze tra le due scuole fu la quantita' di lavori prodotti: Matthi Forrer ("Stars from the stage in Osaka", Society for Japanese Arts, 1994, ISBN 90-70216-05-1) arriva a stimare in 10.000 -15.000 ukiyo-e prodotti a Osaka rispetto ai 250.000 di Edo.
A causa della diversa consistenza dei due mercati anche il numero delle copie prodotte per ogni incisione era diverso. Per questo le stampe di Osaka, molto minori in numero e quantita', risultano oggi di maggior interesse per i collezionisti. La tecnica dell'incisione su legno permetteva di imprimere stampe fino a che il legno stesso non si consumava. Difficilmente si riusciva a produrre piu' di 3.000 copie con uno stesso blocco, con le ultime impressioni che scadevano notevolmente in qualita'.

.: Kamigata e Kansai

Stampe Kamigata e Kansai sono solo definizioni differenti delle stampe di Osaka. Kansai (chiamata anche Kamigata) e' il nome dell'area che circonda Osaka. Kanto, invece, e' la denominazione della regione dove si trovano Tokyo e Yokohama.

 



   
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