Inchiesta su un quadro enigmatico:
"la morte di Giacinto" - 3° parte

di Cees de Bondt

Dopo circa nove anni di ricerche su questo dipinto, un numero sempre crescente di studiosi d'arte tende a sostenere l'interpretazione di Cees de Bondt: cioè che questo quadro venne realizzato a seguito della famosa partita di pallacorda durante la quale Caravaggio, nel 1606, ferì a morte il rivale Ranuccio Tomassoni. Episodio questo che fu la causa del suo esilio.
Ecco la storia della ricerca della verità nascosta in questo dipinto.


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La Morte di Giacinto, ©  Musée d’art Thomas Henry, Cherbourg-Octeville

 

Il tema: la morte di Giacinto

 

La morte di Giacinto, Jean Broc, 1801, Museo Sainte-Croix, Poitiers

Dal primo Rinascimento al tardo Barocco, "Le Metamorfosi di Ovidio" erano considerate il manuale standard della cultura antica, nel campo della letteratura, della musica e delle arti visive. Il mito di Apollo e Giacinto (nel Libro X) è una celebrazione dell'amore maschile. I principali indirizzi tematici di quest'opera hanno favorito il cambiamento e la trasformazione nel mondo classico.

Apollo e Giacinto, insieme, sono impegnati in tutti i tipi di sport e in altri passatempi, dalla caccia alla musica. Ovidio racconta come Apollo abbia lanciato il disco con tutta la sua forza, colpendo però il giovane principe spartano. Giacinto è crollato a terra e Apollo lo ha preso tra le braccia, una scena comunemente raffigurata per illustrare la storia d'amore raccontata da Ovidio. Successivamente Apollo ha trasformato il suo amato in un fiore, un giacinto, come gesto simbolico di amore eterno. Pittori e poeti rinascimentali e barocchi hanno cercato di superare i loro antichi eroi incorporando idee innovative nel loro lavoro.
La maggior parte degli artisti ha optato per l'incidente originale di Ovidio del lancio del disco, altri hanno utilizzato l'esercizio fisico più popolare del loro tempo: la pallacorda.

L'affresco: la morte di Giacinto

Il dipinto oggetto della nostra ricerca è carico di emozione. Il pittore si è concentrato solo sui due protagonisti della partita, Apollo e il suo partner di gioco morente, Giacinto, uniti in un abbraccio intimo. Per fortuna siamo in possesso di un'immagine che ci ripropone la scena completa della partita che ha causato la morte di Giacinto. Si tratta di un affresco risalente al 1635 circa, che può essere ammirato nella Sala degli Dei nell'ex Palazzo Ducale di Savigliano, a pochi chilometri da Torino.

L'affresco: la morte di Giacinto - Savigliano


Basta analizzare ciò che si vede: un campo di pallacorda del periodo barocco, Apollo che si china con ansia per soccorrere il suo avversario gravemente ferito, mentre ha ancora in mano la racchetta che ha usato per il colpo fatale. Ciò che appare simile ad una ragnatela, al centro della rete, aggiunge una misteriosa dimensione simbolica alla rappresentazione. Gli spettatori osservano la tragica scena dal fondo dell'affresco, seduti in una galleria ad arco simile al box privato di un teatro (non a caso la caratteristica forma del campo di pallacorda barocco ha contribuito in modo significativo alla progettazione architettonica dei teatri moderni). Possiamo dare per scontato che Caravaggio non abbia avuto tempo di preoccuparsi per lo stato fisico del suo avversario, il 28 maggio 1606, infatti fuggì precipitosamente dal campo, per non tornare mai più a Roma.


La morte di Giacinto - Tiepolo, 1752-1753 (Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid)

La morte di Giacinto del Tiepolo

Ricercando altre raffigurazioni di Apollo e Giacinto, con racchette di pallacorda, ho trovato un dipinto che deve essere considerato come il più importante relativamente a questo tema: La morte di Giacinto del grande pittore veneziano Giambattista Tiepolo. Si conserva nel Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.
Tiepolo ha posizionato Giacinto moribondo, colpito da una delle palle che si trovano di fronte a lui ben visibili in primo piano della sua pittura. Lo strumento fatale utilizzato per colpire la palla, una racchetta imponente, si trova vicino al corpo agonizzante di Giacinto. Sulla tela l'artista dipinse proprio l'epilogo della celebre storia d'amore tra Apollo e il principe spartano, proprio la stessa descritta da Ovidio nelle Metamorfosi. Ma Ovidio aveva raccontato di una gara di lancio del disco tra Apollo e Giacinto, allora perché Tiepolo ha optato per una partita di pallacorda?

La fonte letteraria del dipinto

I poeti del Rinascimento e del Barocco nelle loro interpretazioni delle Metamorfosi hanno optato per uno sport che coivolgesse i loro lettori molto più dell'antico lancio del disco. Praticamente ogni grande palazzo in Italia al tempo aveva una sala della Pallacorda.
La morte di Giacinto dipinta dal Tiepolo ha una fonte d'ispirazione letteraria: Metamorphosis (prima edizione nel 1561) di Giovanni di Andrea dell'Anguillara, in cui il poeta parla per la prima volta di una partita di pallacorda, piuttosto che una gara di disco tra Apollo e Giacinto. Nella sua interpretazione la metamorfosi avviene con la trasformazione del campo da pallacorda in un antico giardino, una scena che può anche essere vista nel quadro del Tiepolo e nell'affresco di Savigliano (decorazioni floreali sulla parete principale).

Alla luce della mia ricerca sulla morte di Giacinto e di una possibile allusione alla tragica partita di Caravaggio, nella splendida immagine di Tiepolo c'è una gustosa componente biografica. Il conte tedesco Wilhelm zu Schaumburg-Lippe (1724-1777), che chiese al Tiepolo di eseguire il dipinto nel 1752, fu un appassionato giocatore di pallacorda, con un avversario favorito: il suo amico del cuore, morto nel 1751. Ne parla il padre del conte, che in una lettera al figlio lo descrive come "il tuo amico Apollo".

Un racconto che si legge come un giallo

Come avrete compreso ho una storia da raccontare. Quello che segue non è il resoconto di una missione di accertamento dei fatti, fatti che sono molto difficili da accertare. Quindi devo proseguire la mia ricerca come un profiler psicologico nell'ambito di un'inchiesta penale.
Il mio obiettivo principale è di rendere plausibile l'ipotesi che la realizzazione della "morte di Giacinto" sia stata ispirata dalla partita giocata da Caravaggio il 28 maggio 1606. La mia prima impressione è che le figure di Apollo e Giacinto possano essere identificate come Caravaggio e il suo avversario Ranuccio Tomassoni, ma mi rendo conto che in questa fase iniziale della mia ricerca questo è solo un salto nel buio.
Due altri elementi importanti da esplorare sono: scoprire chi ha commissionato l'immagine e cercare di stabilire chi l'ha dipinta. Un aspetto principale della nostra indagine è appunto scoprire il 'movente', trovare chi poteva essere stato più motivato ​​a commissionare questo quadro, o, come la vedo io ora, abbia voluto cercare di giustificare Caravaggio o almeno guadagnarli della simpatia. Data la grande potenza emotiva del quadro dovrò cercare tra i protettori e i mentori di Caravaggio, coloro che hanno mostrato un particolare interesse per il gioco. Un sacco di candidati tra cui scegliere, temo.

Quindi vi invito a seguirmi ancora in questa ricerca che ci porta primo al diciannovesimo secolo in Francia, e poi nella Roma barocca di Caravaggio.

 

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