Le opere dei grandi falsari: Schuffenecker
Logo Cultor

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo articolo e le immagini relative non possono essere copiate o riprodotte, senza il permesso del titolare del copyright.
'This article and associated images may not be copied or reproduced elsewhere without the copyright holders permission'.

© 2018 Cultor

 

 

Le opere dei grandi falsari


Claude Émile Schuffenecker

C.E. Schuffenecker, falsario di circa 30 opere di Van Gogh, secondo le ricerche di Antonio De Robertis ha realizzato falsi d’autore, manipolando opere come “Il grande pino” di Cézanne del 1890-1896 conservato a San Paolo, Museu de Arte de Sao Paulo, Assis Chateaubriand. Spiega il De Robertis:
“Usò la stessa procedura anche in alcuni quadri di Van Gogh di sua proprietà, dei quali poi ampliò anche la copia falsa da lui ricavata. Due in particolare: I girasoli su fondo giallo del museo Van Gogh, di cui fece la copia falsa Yasuda ora a Tokio e il Jardin de Daubigny del museo di Hiroshima da cui ricavò la copia falsa ora al Kunst museum di Basilea, spostando curiosamente un gatto nero in primo piano dall’originale alla copia per confonderle. Anche in questi casi l’aggiunta superiore di alcuni centimetri è visibile ad occhio nudo, ma contrariamente a quanto avvenuto per il Grande pino di Cézanne, Schuffenecker non confessò mai la manipolazione sui Girasoli, scoperta e resa pubblica da me, in un articolo sulla terza pagina del Corriere della Sera del 27 gennaio 1994.”:


1) 14 Girasoli, museo Van Gogh, Amsterdam 2) 14 Girasoli, museo Sompo (ex Yasuda), Tokio, entrambi estesi nella parte superiore da un intervento di Schuffenecker. 3) Jardin de Daubigny, museo di Hiroshima,l’originale da cui è stato cancellato il gatto nero (rimane la macchia). 4) foto dello stesso quadro un catalogo di un’asta del 1900 a Parigi in cui c’era ancora il gatto poi sparito. 5) Jardin de Daubigny, museo di Basilea,copia falsa realizzata e poi ampliata da Schuffenecker,che vi aggiunse il gatto, per confonderlo con l’originale.


 

Chiudi finestra - Torna all'archivio dei grandi falsari