Cultor College

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Nel Medioevo i nobili potevano sfoggiare gli abiti più sfarzosi e preziosi; proprio contro questo abuso di lusso, a Bologna nel 1401, lo Statuto suntuario impose precise limitazioni agli abiti e prescrisse di far bollare le vesti, precedentemente confezionate, che esulassero dalle nuove norme.

 

 

 

 

 

 

 

colori nel rinascimento e nel medioevo

Court of Common Pleas; 15th-c. MS.
Courtesy of Inner Temple Library.

 

 


 

 

I colori della tradizione indiana.

Il rosso è un colore beneaugurante, legato alla fertilità e viene usato nei matrimoni (i sari da sposa sono tradizonalmente rossi).
Il bianco è utilizzato per il lutto e per le funzioni religiose, poichè considerato puro.
Il blu è, storicamente, considerato "impuro" a causa delle caratteristiche del processo di tintura, quindi è associato alle caste inferiori.
Il verde è il colore preferito dalle musulmane (ricorda la bandiera dell'islam), anche per l'abito da sposa.
Il giallo è considerato di buon auspicio, per questo è indossato dalle neo-mamme. Gli sposi si tracciano segni gialli sul viso nel giorno del matrimonio indù.
L'arancione è molto popolare, ed è considerato il colore della spiritualità; lo indossano i monaci induisti (con tonalità che vanno dall'ocra allo zafferano, all'arancio).
Il nero è considerato di cattivo auspicio e simbolo di tristezza.

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

Blu medioevo

La Vergine raffigurata in un mosaico siciliano, con il tradizione manto blu-cielo, simbolo di fedeltà, giustizia e spiritualità

 

 

 

 

 

 

Lorenzo De Medici viola

Lorenzo de Medici raffigurato con l'abito viola porpora.

 

 

 



 

Gli studi Cultor sulla pittura

 

Colore nella pittura rinascimentale:
confronto tra i sistemi Alberti e Cennini.

 

I colori dei pittori del medioevo

 


 

Gli studi Cultor

sul colore

 


 

 

Nel medioevo i coloranti naturali davano alle fibre un colore resistente; ecco le piante da cui si ricavavano i colori:

Rosso

rubia tinctorum (robbia domestica)
bixa orellana (annato)
carthamus tinctorius (zafferanone coltivato)
dracena draco (sangue di Drago)
roccella tinctoria (oricello)
kermes (estratto da insetti della famiglia Kermesidae o quercus coccifera)
robinia pseudoacacia (acacia)
caesalpina Sapan (legno brasiliano)
rosso di Tiro o rosso porpora (estratto dalle murici, famiglia delle gasteropodi marine).

Giallo

reseda luteola (reseda biondella)
anthemis tinctoria (camomilla per tintori)
berberis vulgaris (crespino comune)
crocus sativus (zafferano vero)
curcuma longa (curcuma)
genista tinctoria (ginestra minore)
sparticum jenceum (ginestra)
pyrus malus(melo)
rubus frutticosus (mora)
rhus Cotinus (scotano)

Blu

indigofera tinctoria (indaco)
isatis tinctoria (guado)
polygonum tinctorium (poligono tintorio)

Verde

calicotome villosa (spazio villoso)
cytisus scoparius (ginestra dei carbonai)
iris pseudacorus (giaggiolo acquatico)
lavandola stoechas (lavanda selvatica)

Viola

haematoxylum campechianum (campeggio)
papaver rhoeas (papavero comune)
vaccinium myrtillus (mirtillo nero)
rocella tinctoria (oricella)

Marrone

alnus glutinosa(ontano comune)
acacia catechu (catecù)
juglans regia (noce comune)
lawsonia inermis (henné)
salix purpurea (salice rosso)
corylus avellana (nocciolo)
plantago major(piantaggine)

Nero

corteccia di ontano, castagno, leccio, faggio, quercia comune.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il significato dei colori
nell'abbigliamento medioevale e rinascimentale

 

 

 

 

 

Il colore, nelle varie epoche e nelle diverse culture, ha assunto significati e simbologie differenti.
Qui analizziamo i significati simbolici dei colori, nell'abbigliamento del Medioevo e del Rinascimento.

 

Il significato dei colori non è una scienza esatta, in quanto soggetto a situazioni e stati personali e particolari. Possiamo però individuare delle caratteristiche generali e dei riferimenti specifici (con citazioni relative) che ci possono fornire un quadro abbastanza preciso delle simbologie più usate.

 

E' proprio nei secoli del Basso Medioevo (XII-XIII-XIV) che si diffonde l'uso dei colori, poichè si considerava accentuassero il valore simbolico della luce e della bellezza interiore, fino ad essere considerati emanazione divina, secondo le tesi filosofiche della patristica medioevale.

Mentre i secoli precedenti al Mille si erano limitati ad utilizzare i tre colori “polari”: bianco, rosso e nero, presenti in tutte le civiltà e considerati pertanto archetipici, dal 1200 in poi l'uso degli altri colori diviene sempre più diffuso nell'arte figurativa, nelle vetrate cloisonnées, nelle miniature, nell'araldica e nel costume, sia femminile che maschile.

 

Anche se alcuni religiosi, come San Bernardo associavano il colore all'esaltazione dell'avvenenza femminile, o come San Bernardino da Siena che condannava gli strascichi dell'abbigliamento femminile paragonandoli alla coda di Satana. Tuttavia pochi censurarono le abitudini di moda, neanche i Magistrati delle Pompe*, preposti a tale compito, emisero decreti probitivi. Due eccezioni nel 1300: il divieto delle ampie scollature per le signore veneziane, che adottano “le cipriote”, abiti che lasciano sporgere generosamente i seni, e le riserve di alcuni commentatori medioevali che criticano l'uso maschile di indossare calzabrache tanto aderenti da far risaltare gli attributi maschili.
Ma il Rinascimento è alle porte e la bellezza e la sontuosità dei tessuti, la varietà delle fogge e dei colori esploderanno sia nel costume che nell'arte, diffondendosi dalle corti italiane in tutta Europa.

 



 

Ma vediamo l'uso simbolico di questi colori nei rispettivi periodi:

 

Rosso - Medioevo
'Un amante indossa il rosso, come il sangue' (tardo Medioevo). (7)
Un segno di potere ultraterreno in alcune leggende europee e racconti popolari. Indicava anche protezione: il filo rosso per difendersi dalle streghe e collane di corallo rosso per allontanare le malattie. (8)
A volte il colore delle vesti della Vergine Maria. (5)
Il colore dei re, identificato con le virtù regali del valore e della vittoria in guerra. Inoltre, simbolo del fuoco. (9)
Era indossato da ricchi. (10)

Rosso - Rinascimento
Indicava un elevato status sociale, regalità, contraddistingueva gli uomini della giustizia. (1)
Indossato da giudici (Scozia, Sacro Romano Impero, Court of Common Pleas dell'Inghilterra, occasionalmente dai Pari nel Parlamento inglese), da magistrati reali, dal cancelliere del re (Francia); indicava posizioni di comando nel governo (a Venezia e Firenze). (2)
Denotava uomini cosmopoliti con accesso ai centri di commercio internazionale. (3)
Simbolo di potere e prestigio. (4)
Nella Chiesa, il rosso era un simbolo di autorità, fuoco pentecostale, del sangue di Cristo, del martirio, della crocifissione, della carità cristiana. Inoltre, poteva simboleggiare anche il satanico e il colore delle fiamme dell'inferno. (5)
All'Università di Padova e Bologna, il rosso era simbolico della medicina. (6)

 

Arancio - Medioevo - niente di particolare.

Arancio - Rinascimento
I contadini e le persone della classe media, cercando di imitare i rossi usati dalle classi superiori, utilizzavano abiti tinti con coloranti più convenienti e meno costosi, rosso-arancio e ruggine. (11)

 

Giallo - Medioevo
Giallo MedioevoSolitamente si abbina a significati negativi come risulta nell'iconografia di tutta Europa. Negli affreschi medioevali i traditori, i musulmani e gli ebrei sono vestiti di giallo: un celebre esempio per tutti, il mantello di Giuda raffigurato nel Bacio dipinto da Giotto ad Assisi (immagine a fianco).

Quando il giallo vira verso il verde simboleggia la follia, infatti i buffoni medioevali sono sempre rappresentati con costumi giallo- verdi.

 

Nel tardo Medioevo il giallo, era un colore armonioso che esprimeva l'equilibrio tra il rosso della giustizia e il bianco della compassione. (12)
Nel tardo XIV secolo, a Venezia, una prostituta era riconosciuta per il suo vestito giallo. (13)

indossareil blu

 

Giallo - Rinascimento
In quasi tutte le città italiane, una prostituta era obbligata ad indossare il giallo. (6)
A Venezia, gli ebrei erano tenuti a cucire un cerchio giallo sul vestito. (6)

Verde - Medioevo - niente di particolare

Verde - Rinascimento
Usato dai giovani, soprattutto nel mese di maggio. (6)
Nella sfera secolare, indicava castità. (14)
Simbolo d'amore e gioia. (4)

 

Blu - Medioevo
Blu MedioevoNel tardo Medioevo, il blu sostituì il rosso reale nel mantello della Vergine Maria e in araldica (soprattutto in Francia). (16)

Era il colore più usato nel secoli XIII e XIV.
Un amante indossava il blu per significare fedeltà (tardo Medioevo). (7)
Dal 1300, i contadini vestivano di blu a causa della tintura di Isatis facilmente disponibile. (17)
Nel Medio Evo, il blu è stato associato con l'oscurità e il male, successivamente con la luce. (18)

In ogni caso risulta il colore più usato, non solo perché è il colore del manto della Vergine Maria, simbolo di giustizia, fedeltà e spiritualità, ma anche perché nell'Occidente diviene sinonimo di regalità: principi, sovrani, nobili usano il blu per le cerimonie e per gli eventi importanti.

Il blu, poco usato fino alla fine del XII secolo, riprende quota poiché la chimica inizia ad utilizzare, per la tintura degli abiti, oltre all'indaco, molto costoso e di difficile reperimento, il guado, una pianta facilmente coltivabile in Europa. Questo blu brillante e luminoso, diviene pertanto la tinta più ambita perché permette la “tenuta” del colore, requisito fondamentale per un abito destinato ai ricchi e ai nobili. Non a caso gli abiti dei poveri sono stinti e grigiastri.

Blu - Rinascimento
Il blu chiaro era tipico di una giovane donna da marito. (6)
In Inghilterra, il blu era il colore tradizionale della servitù. Servi o membri di una società cittadina indossavano abiti blu chiaro o grigio rinascimentale. (15)
Nella sfera sacra, indaco o blu profondo significavano Castità . (14)
"... il turchese era un segno sicuro di gelosia..." (4)


Porpora - Medioevo e Rinascimento
Durante il Rinascimento, la famiglia dei Medici a Firenze, indossava il viola. (6)
Fin dall'antichità, il colore di re ed imperatori, ma per lo più inesistente in epoca rinascimentale e medievale a causa della quasi estinzione della lumaca usata per realizzare la porpora imperiale, che scomparve nel 1453. (9)

 

Marrone- Medioevo - niente di particolare
Marrone - Rinascimento
Abito modesto e religioso. (19)
Beige era il colore della povertà. (20)
In Inghilterra, abiti marrone opaco erano indossati dalle classi inferiori. (15)

 

Grigio - Medioevo
Colore dell'abbigliamento dei contadini (ottavo secolo, per ordine di Carlo Magno). (21)

Grigio - Rinascimento
Abito modesto e religioso. (17)
Il colore della povertà. (20)
Le serve, a Firenze, nel Quattrocento, erano vincolate ad indossare corsetti di lana senza colori brillanti. (21)
In Inghilterra, servi o membri di una società di città dovevano indossare il blu luminoso o grigio. Gli abiti grigi erano per le classi inferiori. (15)

 

Nero - Medioevo
Era indossato da un amante malinconico. (7)
Colore usato dai contadini (ottavo secolo, per ordine di Carlo Magno). Si noti che la qualità del nero non poteva essere la stessa del periodo rinascimentale, infatti era meno costosa e quindi accessibile ai contadini. (21)
Secondo Papa Innocente III, circa nel 1200, il nero è il colore della penitenza e del lutto, utilizzato per l'avvento e la Quaresima. (30)
Era il colore del lutto anche in Bretagna. (6)

Nero - Rinascimento
Con la promulgazione di leggi che proibivano abiti e tessuti troppo costosi, il nero divenne prima in Italia, poi in Europa (soprattutto nei Paesi del Nord) il colore tipico di una eleganza composta e austera. Ancora nel 1400, infatti, i colori del lutto sono il blu e il grigio, mentre il nero sarà molto usato in età controriformistica, anche senza connessione all'idea di lutto. Basta pensare ai ritratti maschili di Tiziano, di Tintoretto, e ai quadri olandesi del ‘600 dove dominano signore e signori vestiti di nero.

Implicava Serietà (22), Lutto. (6)
Era il colore dell'abbigliamento di nobili e ricchi, rappresentava raffinatezza e distinzione. (23)
Indossato da Filippo il buono, duca di Burgandy dopo il 1419 per ricordare che non dimenticava la morte di suo padre. (24)

 

colore medioevo e rinascimento

Dipinto di Filippo il buono, duca di Borgogna di Rogier van der Weyden, vestito di nero, da una pagina delle Chroniques de Hainault, 1400-1464. (25)

 

Era indossato dai ministri del re come un segno della loro sottomissione alla volontà del sovrano.

Simboleggiava anche la sconfitta, l'umiliazione e l'umiltà. (26)
Nel Quattrocento, il nero cominciò a suggerire eleganza, importanza, raffinatezza e grande dignità.

Indossato da persone in lutto era segno di tristezza e malincoonia.

Era un colore costoso da produrre, quindi indicava la distinzione sociale e non era indossato dalle classi inferiori. (26)
Nel Quattrocento, i mercanti indossavano regolarmente il nero. (27)
Colore tradizionale di Venezia , cui era attribuita pietà e virtù, caratteristiche che, per un veneziano, consistevano nel potenziamento della Serenissima. (28)
Un colore di alta moda nella metà del 1500. (29)
Un senatore veneziano vestivano di nero. (13)
A Genova, il Doge e l'aristocrazia vestivano di nero. (6)
In Inghilterra, le donne della classe inferiore indossavano principalmente il nero. (15)


Bianco - Medioevo
Un amante indossava il bianco per significare la purezza (tardo Medioevo). (7)
Secondo Papa Innocenzo III circa 1200, il bianco è il colore della purezza e dell'innocenza e veniva usato nelle feste della Vergine. (30)
Simbolo di Compassione (tardo Medioevo). (32)
In Francia, il bianco era il colore del lutto. (33)
Bianco
- Rinascimento
Il bianco indicava purezza per le donne e la castità per gli uomini. (6)
All'Università di Padova e Bologna, il bianco era simbolico delle discipline umanistiche. (6)





Perché i significati del colore non sono sempre gli stessi


Il simbolismo del colore, durante il periodo rinascimentale e medievale, ha molto in comune con il simbolismo del colore oggi: non è costante, ma differisce a secondo delle varie culture e delle situazioni specifiche.
Si consideri, ad esempio, l'attuale significato dei colori: negli Stati Uniti il nero è associato solitamente con il lutto, a meno che sia usato per un abito da cocktail, nel qual caso significa raffinatezza ed eleganza.

Il bianco significa purezza se usato per un abito da sposa, ma in Cina o in Giappone, significa lutto.

 

Il problema principale per gli studiosi del Rinascimento e del periodo medievale è proprio la mancanza di simboli universalmente riconosciuti. Non solo c'erano più riferimenti simbolici per lo stesso colore, ma diversi sistemi si contraddicevano reciprocamente.

 

Tuttavia, è possibile vedere che alcuni colori sono stati considerati più preziosi e avevano significati più rilevanti rispetto ad altri. Spesso erano i colori più costosi, come il rosso e il viola; poiché, i valori economici tendevano ad essere gli stessi in gran parte dell'Europa, in questo caso si possono trarre conclusioni generali. Tuttavia, se l'accuratezza storica per i colori dell'abbigliamento è importante, è consigliabile focalizzare lo studio su una particolare regione e uno specifico periodo di tempo.

 

Fonti

1. Jill Condra, ed., The Greenwood Encyclopedia of Clothing Through World History, vol. 2, 1501-1800 (Westport, Conn.: Greenwood Publishing Group, 2008), 17 -18. Available from http://books.google.com/. Internet. Accessed 4 June 2009.

2. Amy Butler Greenfield, A Perfect Red: Empire, Espionage, and the Quest for the Color of Desire (New York: HarperCollins Publishers, 2005), 25.

3. Lisa Jardine, Worldly Goods: A New History of the Renaissance (New York: Doubleday, 1996), 31.

4. Amy Butler Greenfield, A Perfect Red . . ., 19.

5. Amy Butler Greenfield, A Perfect Red . . ., 22.

6. Jill Condra, ed., The Greenwood Encyclopedia of Clothing Through World History, vol. 2 . . ., 18.

7. John Harvey, Men in Black (Chicago: The University of Chicago Press, 1995), 51.

8. Amy Butler Greenfield, A Perfect Red . . ., 21.

9. Amy Butler Greenfield, A Perfect Red . . ., 23.

10. Georges Duby and Philippe Aries, eds., A History of Private Life: Revelations of the Medieval World (Cambridge: Belknap Press, 1988), 579.

11. Amy Butler Greenfield, A Perfect Red . . ., 27-28.

12. John Gage, Color and Culture: Practice and Meaning from Antiquity to Abstraction (Boston: Bulfinch Press Book, 1993), 63.

13. Georges Duby and Philippe Aries, eds., A History of Private Life: Revelations of the Medieval World. . ., 569.

14. Lisa Jardine, Worldly Goods . . , 15.

15. Paul F. Grendler, ed., Encyclopedia of the Renaissance, vol 2, Clothing, by Sarah Covington (New York: Charles Scribner’s Sons in association with the Renaissance Society of America, 1999), 29.

16. John Gage, Color and Meaning: Art, Science, and Symbolism (Berkeley: University of California Press, 1999), 15.

17. Jill Condra, ed., The Greenwood Encyclopedia of Clothing Through World History vol. 1, Prehistory to 1500 CE (Westport, Conn.: Greenwood Publishing Group, 2008), 202. Available from http://books.google.com/. Internet. Accessed 7 February 7, 2011.

18. John Gage, Color and Meaning . . ., 57.

19. Jill Condra, ed., The Greenwood Encyclopedia of Clothing Through World History, vol. 2 . . ., 17.

20. Amy Butler Greenfield, A Perfect Red . . ., 9.

21. Amy Butler Greenfield, A Perfect Red . . ., 10.

22. Victoria Finlay, Color: A Natural History of the Palette (New York: Ballantine Books, 2002), 97.

23. John Gage, Color and Meaning . . ., 31.

24. John Harvey, Men in Black . . ., 52 - 54.

25. http://fr.wikipedia.org/wiki/Fichier:Van_der_weyden_miniature.jpg

26. John Harvey, Men in Black . . ., 55.

27. John Harvey, Men in Black . . ., 63.

28. John Harvey, Men in Black . . ., 67-68.

29. John Gage, Color and Meaning . . ., 50.

30. John Gage, Color and Meaning . . ., 70.

32. John Gage, Color and Culture. . . ., 63.

33. Georges Duby and Philippe Aries, eds., A History of Private Life: Revelations of the Medieval World . . ., 580.

 




 

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